Segnaletica e arredi per il cammino di Santa Barbara

Strutture in larice firmate Sand: robustezza, sostenibilità e armonia col paesaggio

Il Cammino Minerario di Santa Barbara, un itinerario ad anello di circa 500 km nel cuore del Sulcis‑Iglesiente–Guspinese, è uno dei cammini più significativi della Sardegna. Percorsi antichi, miniere, borghi e paesaggi marini si susseguono in un percorso ricco di storia e natura.

Negli ultimi anni, la Fondazione CMSB ha promosso l’installazione della segnaletica definitiva lungo l’intero tracciato – frecce gialle, cippi, cartelli metallici con il logo del cammino – sostituendo le indicazioni provvisorie, per rendere più sicura e navigabile l’esperienza dei camminatori.

Il contributo di Sand: larice come scelta responsabile

A Sand è stato affidato un compito importante: realizzare alcune panchin e i pannelli segnaletici, utilizzando legno di larice di alta qualità. Una scelta non casuale:

  • Durabilità naturale: il legno di larice, ricco di resina, è altamente resistente agli agenti atmosferici e a marcescenza, e migliora nel tempo con una patina naturale 

  • Coerenza ambientale: il larice è l’unica conifera decidua presente spontaneamente in Italia; il suo inserimento nel paesaggio rafforza l’integrazione tra infrastruttura e ambiente.

  • Sostenibilità e manutenzione: scegliere un materiale durevole significa ridurre la necessità di interventi manutentivi frequenti e conservare l’identità visiva del cammino nel lungo periodo.

Un’esperienza migliorata per il camminatore

Le strutture in larice svolgono un duplice ruolo:

  1. Supporto funzionale: garantiscono stabilità e tolleranza alle intemperie lungo tutto l’itinerario.

  2. Integrazione paesaggistica: con la loro patina calda e naturale, le strutture dialogano con il territorio – boschi, scorci minerari e coste – senza compromettere il senso di autenticità.

Un impegno per durare nel tempo

Il progetto non riguarda soltanto il presente: la nostra scelta del larice è un impegno concreto per un’infrastruttura che duri nel tempo, resistente e sostenibile. È segno di rispetto per le generazioni future e per un turismo lento, autentico, che va oltre l’attrazione visiva.

 

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