Come trattare le targhe tattili

Per le targhe tattili per esterni preferiamo utilizzare l’alluminio e l’ottone, per l’ottima durata e resistenza all’uso. Dal punto di vista visivo, il primo ha un aspetto chiaro e luminoso e si inserisce ottimamente nei contesti più moderni chiari; il secondo invece è particolarmente adatto negli ambiti storici e naturali.

Che cos’è l’alluminio?

L’alluminio è un metallo duttile color argento, si estrae dalla bauxite ed è noto per la sua morbidezza, la sua resistenza all’ossidazione e la sua leggerezza. Viene lavorato con diversi processi in base alla natura del prodotto finito, infatti si presta a fusione, estrusione, forgiatura e stampaggio. L’alluminio viene utilizzato in molte industrie per produrre milioni di prodotti diversi ed è fondamentale per l’economia globale

Che cos’è l’ottone?

L’ottone è una lega metallica formata da zinco e rame utilizzato sin dai tempi antichi per realizzare oggetti di ogni tipo, infatti era già conosciuto all’epoca dei Romani, questo materiale ha cominciato a diffondersi in maniera capillare a partire dal Medioevo, specialmente per la produzione di oggetti e suppellettili ecclesiastici, al giorno d’oggi viene principalmente usato per la realizzazione di maniglie, serramenti, corrimano, complementi d’arredo e bigiotteria.

Quali tipi di ottone?

L’ottone naturale deve essere pulito periodicamente con cura e, per riportarlo all’originale lucentezza, bisogna ricorrere all’uso di prodotti chimici specifici, oppure a vari rimedi naturali. Ma le targhe, per essere posizionate all’aperto, vengono rifinite con una verniciatura protettiva trasparente, quindi le procedure che si usano per gli oggetti di ottone di casa non vanno assolutamente bene.

Come pulire le targhe tattili?

Premesso quindi che per pulire le targhe tattili non vanno utilizzati i soliti prodotti per ottone presenti in commercio perchè, come abbiamo detto, sono adatti solo per gli oggetti di ottone non verniciato (ad esempio i soprammobili e accessori in casa), si devono invece usare dei detergenti neutri, meglio se naturali – come ad esempio il sapone di Marsiglia – che danno ottimi risultati se usati periodicamente per rimuovere la polvere e lo sporco. Vista la loro collocazione all’aperto, spesso sono le deiezioni degli uccelli ad essere gli elementi più aggressivi per le targhe: vanno pulite al più presto, in modo che le sostanze in esse contenute non rovinino lo strato protettivo.

Un’altra importante accortezza è quella di utilizzare sempre spugne e panni molto morbidi, in modo che il materiale non si graffi. Bisogna prestare attenzione non usare mai spazzole a setole dure o medie, pagliette metalliche, carta vetrata o qualunque altro strumento abrasivo che righerebbe la superficie, asportando lo strato trasparente protettivo.

Come si pulisce l’ottone verniciato?

L’ottone verniciato è ricoperto da una finitura trasparente che protegge più a lungo la lastra dall’azione degli agenti naturali esterni. Per pulire le targhe tattili in ottone, quindi, si consiglia di usare solo spugne o panni morbidi o spazzolini da denti a setole morbide, insieme ad acqua tiepida e detergenti neutri non aggressivi, facendo attenzione ad asciugare bene per non lasciare residui di acqua.

Ripristino totale di una targa tattile

Dopo anni di esposizione alle intemperie e alle persone le targhe tendono a sporcarsi o a rovinarsi, ma nulla è irreversibile, infatti esse possono essere sottoposte a numerosi trattamenti per riportarle al loro stato originale. Si parte da una prima pulizia della lastra come sopra indicato, per rendersi conto dello stato effettivo, successivamente, se necessario, si ricorre alla sabbiatura. Per finire si va a satinare, brunire e applicare il trasparente alla targa per ottenere una finitura pari all’originale.

Le foto della targa da nuova, dopo dieci anni e dopo il ripristino

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