L’acciaio Corten

Realizzazioni in corten per il Parco della Dora di Collegno (TO)

Il corten viene brevettato nel 1933 dalla United States Steel Corporation e da subito impiegato nel campo della meccanica e dei trasporti, in particolare come rivestimento esterno delle carrozze per la sua elevata resistenza alla corrosione. La prima apparizione a livello architettonico è del 1964 nella costruzione del Centro Direzionale della John Deere and Co. in Illinois, da parte dell’architetto Eero Saarinen.

Centro Direzionale della John Deere and Co. – Eero Saarinen – 1964
Possibile applicazione del corten in ambito esterno

Sono ormai diversi anni che sperimentiamo l’impiego dell’acciaio corten nei nostri progetti e nelle forniture per i nostri clienti. E’ giunto quindi il momento di annotare qualche breve considerazione su questo materiale, visto che è sempre più diffuso e viene frequentemente scelto dai progettisti, dai tecnici pubblici e dai privati.

Questa particolare lega metallica, infatti, ha conquistato un posto importante nella scena architettonica e paesaggistica in quanto riesce a far convivere tre aspetti fondamentali: l’aspetto visivo, le caratteristiche tecniche ed il costo economico.

Per quanto riguarda l’aspetto estetico il corten ha un colore caratteristico, dovuto all’ossidazione che si forma superficialmente. Questa patina color ruggine protegge il materiale dagli agenti atmosferici e cambia colore nel corso del tempo, passando dall’arancione fino al rosso scuro. Il processo di ossidazione può essere: 1) naturale e richiedere un lasso di tempo anche molto lungo – fino a 18-24 mesi per concludere la trasformazione superficiale – 2) artificiale, cioè indotto con sostanze chimiche e visibile già nell’arco poche settimane.

Salvo diverse indicazioni da parte della committenza, preferiamo fornire i manufatti in corten allo stato grezzo, in modo che possano compiere in ciclo di fissazione ossidativa in modo naturale. L’alternanza di cicli di bagnato e asciutto può velocizzare di molto i tempi, una lunga stagione arida e secca, invece, li rallenta considerevolmente.

Di contro, invece, l’ossidazione accellerata artificialmente con acidi e sostanze chimiche, se non condotta in maniera esemplare, rischia di intaccare in maniera irreversibile la composizione del materiale, facendo venire meno le sue qualità naturali.

 

 

Lastra di Corten pre e post ossidazione

 

 

 

Le caratteristiche tecniche di questo materiale sono un dei suoi principali punti di forza e da queste deriva anche il suo nome. Corten infatti è dato dall’unione di “Cor-rosion resistance” e “Ten-sile strenght”, ossia elevata resistenza alla corrosione e alla trazione meccanica. Oltre all’idoneità negli impieghi strutturali, queste caratteristiche rendono questo metallo perfetto per un impiego all’esterno.

Si tratta inoltre di un materiale “vivo”, infatti quando la patina superficiale viene intaccata o rimossa, il processo di ossidazione riparte fino a ricostruire nuovamente la protezione.

Teaching Center – BUSarchitektur – 2013

Anche se non si tratta di un materiale propriamente economico, risulta in effetti molto conveniente rispetto a molti prodotti, in particolare rispetto all’acciaio “tradizionale”.

Ad esempio infatti, avendo un’ottima resistenza a trazione, per produrre un determinato pezzo si può utilizzare una lamiera più sottile, inoltre ha il pregio inestimabile di non necessitare alcuna manutenzione nel tempo (pensiamo la differenza ad esempio con il legno o con l’acciaio verniciato).

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